Francesco Fezzardi

Inizia lo studio del violoncello all’età di otto anni, contemporaneamente allo studio del pianoforte (sotto la guida di Chiara Romanò), iniziando presto ad esibirsi.

Intraprende i suoi studi al conservatorio “L. Campiani” di Mantova, contemporaneamente al perfezionamento sotto la guida di Vittorio Ceccanti, Luca Simoncini (Nuovo Quartetto Italiano), Giovanni Scaglione (Quartetto di Cremona).

Si diploma ivi a pieni voti in entrambi gli strumenti.

Sia da solista, sia in formazioni varie (duo con pianoforte, trio) partecipa a corsi e masterclasses con Thomas Demenga, Ivry Gitlis, Dora Schwarzberg, Boris Petrushansky, Pier Narciso Masi, Cristiano Burato, Angelo Zanin, Trio DoRoGi, Quartetto di Cremona.

Vince inoltre alcuni concorsi nazionali ed internazionali.

Viene quindi ammesso nella classe di Romain Garioud presso il Conservatoire à Rayonnement Départemental de L’Haÿ-les-roses (Parigi) dal settembre 2017.

Si perfeziona inoltre all’Accademia di Pinerolo con Claudio Pasceri.

Attualmente si dedica alla ricerca, al perfezionamento ed allo studio approfondito del repertorio per violoncello solo, esibendosi in svariate rassegne dal titolo “Da Bach a Cassad: la storia della Suite per violoncello solo”.

Violoncellista del Trio Brixia, nato nel 2016 nella cornice del Conservatorio Statale “Luca Marenzio” di Brescia (all’interno della classe del M° Maria Grazia Gazzola), che debutta nel giugno 2017 all’interno della rassegna “Beethoven e Napoleone”, (organizzata nella cornice del Festival Pianistico internazionale di Brescia e Bergamo); in seguito partecipa, sempre in trio, al cartellone della stagione cameristica di Cellio (VC) nell’agosto 2017, alla rassegna concertistica Mozart Nacht und Tag di Torino, alla stagione di concerti giovanili di Merate Musica ed altre stagioni concertistiche.

Con questa formazione è vincitore del concorso di Piove di Sacco (2018) e della borsa di studio Lions Brescia Cidneo dedicata ai migliori allievi del conservatorio di Brescia.

Suona stabilmente in duo con il pianista Claudio Bonfiglio, guidati dal Mº Andrea Dindo, e sempre in duo con la pianista Viviana Cilano; in duo d’archi con il violista Leonardo Taio.

Suona un violoncello Giovanni Cavani del 1920.